Ccà nisciuno è fesso

      lettera aperta inviata al Sindaco di Godega Sant’Urbano per la salvaguardia dello storico vigneto di Baver                                                                              Al Signor Sindaco pro tempore                                                                              del Comune di Godega Sant’Urbano                                                                              dott. Alessandro Bonet Egregio Signor Sindaco siamo stati informati che lei, a fronte delle mail inviateLe da cittadini (anche nostri associati), per protestare contro la cementificazione del vigneto storico di Baver, risponde con un “ciclostile” elettronico.(vedi qui) Nel leggerlo rimaniamo stupiti e mortificati. Stupisce il fatto che Lei, con un tono “buonista”, si dichiari “innocente” cioè privo di ogni responsabilità rispetto alla possibile cementificazione dello storico vigneto di Baver. Le incongruenze contenute nel suo “ciclostile” dimostrano invece (cosa che Lei sa benissimo) che la responsabilità di quanto sta accadendo è solo sua e della sua amministrazione. Mortifica percepire che per Lei i cittadini che hanno manifestano la loro contrarietà ad una insensata operazione…

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Salviamo il Borgo Baver

Questa volta siamo nel comune  di Godega Sant’Urbano e il Sindaco (leghista) è Alessandro Bonet. Il quel di Baver, borgo situato nella frazione di Pianzano del suddetto Comune, il Sindaco ha infatti cambiato la destinazione d’uso da agricola a edificabile dei fondi Zercol, Talpon, Talponet in cui si trovano storiche viti, alcune delle quali di varietà antiche come verdiso, clinto e bianchetta. Il luogo, che ho visitato, due anni fa, è un luogo magico che ti riporta in un istante al passato, al vecchio modo “nostro “ di coltivare la vite “maritata” agli alberi. Ci si trova di fronte ad un vigneto centenario dove le viti sono sostenute non solo da classici Gelsi, ma cosa ormai introvabile in tutta la provincia di Treviso e non solo,  da Aceri Campestri e da Olmi. E così questi amministratori sempre pronti a piazzare qualche gru (non l’animale) dove meno te la spetti, vorrebbero…

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Non solo il Cansiglio è in vendita.

Riceviamo e volentieri ma preoccupati  pubblichiamo.   DI CHI E’ VALLE VECCHIA?  di Michele Zanetti Associazione Naturalistica Sandonatese   Di chi è Valle Vecchia? L’interrogativo è legittimo e per nulla paradossale e la risposta non sembra più così scontata. Fino a ieri l’altro, fino ad una settimana fa, molti erano convinti che l’Isola bonificata e affacciata al mare fosse di tutti noi: dei cittadini del Veneto, di qualsiasi età, credo politico o confessione religiosa. Poi, d’improvviso, ci siamo accorti che non era vero. Perché Valle Vecchia era invece della Regione Veneto; anzi, più precisamente della giunta Zaia, ovvero di coloro che pro-tempore, ne reggono le sorti politico-amministrative. C’è allora una distinzione tra la Regione e cittadini del Veneto? Si chiederà qualcuno. Certamente si; nel senso che la Regione non rappresenta i cittadini, ma semplicemente i suoi interessi di ente politico-burocratico-istituzionale cui …. non tornano i conti. E’ comunque tutto vero…

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Tutti in Cansiglio

Il periodo è estremamente critico, come non lo era da molti anni. Siamo tornati al punto di partenza di quando abbiamo iniziato le nostre azioni a metà anni 80,  poi sfociate nella prima  manifestazione del 1987 e poi quella del 1988 con oltre 2000 partecipanti.  Nella fase attuale, da una parte la Regione Veneto  sta  decidendo quali sue proprietà mettere in vendita per “fare cassa” al fine di sopperire alla mancanza di risorse e, guarda caso, il Cansiglio ( una parte della piana centrale) è una delle prime a comparire nell’elenco ( vedere sotto su Informazioni l’appello da inviare in regione)   Dall’altra parte è più forte che mai il pericolo che venga  approvato il collegamento con impianti di risalita tra il Pian Cavallo e l’Alpago attraverso Forcella Palantina, progetto che ha ripreso fiato e vigore dopo la promessa della Regione Friuli Venezia Giulia di finanziare con ben 8 milioni di Euroi il collegamento! Il resto…

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Lavori in corso

Il progetto Aralt ha preso il via e con esso il recupero naturalistico del “Bus dele Besteme” Dopo aver avuto in comodato d’uso l’area lungo l’Aralt a Francenigo (area di fronte al distributore), abbiamo estirpato i rovi e mantenuto quest’area libera dalle infestanti, grazie al lavoro periodico dei volontari. Ad agosto di quest’anno sono iniziati i lavori che si concluderanno a Gennaio 2012, dopo la messa a dimore delle  piante. Domenica 2 Ottobre, con l’intervento di alcuni soci e simpatizzanti, abbiamo provveduto ad eseguire  la pulizia dell’alveo del fiume (Le foto le potete vedere qui a fianco), provvedendo al recupero di rifiuti di tutti i tipi che sono stati differenziati ed avviati allo smaltimento o recupero. Abbiamo eseguito anche un sopraluogo fino alla confluenza dell’Aralt con la Livenza, rendendoci conto che c’erano degli ostacoli al normale deflusso dell’acqua, in particolare un grosso tronco, inclinatosi dalla riva, si era appoggiato sul…

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Convocazione Sedicesima Assemblea ordinaria

  La Sedicesima Assemblea Ordinaria  dei soci dell’Associazione Amica Terra Onlus è convocata in data   Domenica  03 aprile 2011    presso la sala del Bar Pesa in Francenigo,   L’assemblea è indetta in prima convocazione alle ore 9.30 ed eventualmente in seconda convocazione alle ore 10.00 con il seguente ordine del giorno:   1.    Verifica del numero legale e designazione del presidente; 2.    Relazione del coordinatore; 3.    Relazione del tesoriere, rendiconto economico finanziario e approvazione del bilancio 2010; 4.    Programma attività sociali per l’anno 2011; 5.    Elezione delle cariche elettive per il Biennio 2001-2012 6.    Varie ed eventuali;          Chi non avesse già versato la propria quota associativa per il 2011 potrà regolarizzare la propria posizione prima dell’inizio dell’assemblea.          Dopo l’assemblea sarà possibile rifocillare il fisico con cibi e bevande, meglio se offerte anche da qualche  volenterosa/o.                                                                Il Coordinatore                                             …

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Comitato NO TAV Venezia Trieste: lancia una petizione all’Unione Europea

  Il “Comitato NO TAV Venezia – Trieste” http://notavveneziatrieste.wordpress.com/ organizza la raccolta firme per le petizioni all’Unione Europea contro la nuova T.A.V. che potete firmare andando in questa pagina. Secondo il Comitato è  l’unica possibilità affinché i cittadini possano dire la loro su questo progetto.   Queste sono le richieste che vengono fatte: fermare questo progetto che non vogliono discutere con il territorio e che è il più costoso delle 4 soluzioni possibili,   a favore dell’ammodernamento della ferrovia esistente con una spesa di 1/10 del progetto attuale, investendo sul trasporto locale il rimanente.   Sia Quarto d’Altino che San Stino hanno votato in consiglio comunale per l’ammodernamento, hanno compreso che anche senza la nuova TAV avremo completato il Corridoio V (come chiede l’Europa) grazie a linee ad Alta Velocità a 220 km/h e linee ad Alta Capacità per le merci, con un costo minimo ed un ridotto impatto ambientale….

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In marcia per salvare il monte Pelmo e Mondeval. Manifestazione indetta da Mountain Wilderness

Riceviamo da Toio de Savorgnani, membro del direttivo di Mountain Wilderness, e pubblichiamo. Domenica 13 marzo 2011 NELLA SPERANZA DI RITROVARCI IN TANTI, IN DIFESA DELLE NOSTRE MONTAGNE,   Vi segnaliamo, per chi abbia a cuore il futuro degli ambienti naturali delle nostre Alpi, che nelle Dolomiti del Cadore si sta prospettando un’iniziativa devastante con la realizzazione di un mega carosello sciistico tra S.Vito di Cadore e Pescul in Val Fiorentina. Gli impianti andrebbero ad intaccare una zona particolarmente sensibile, integra e di eccezionale importanza storica, archeologica, geologica, vegetazionale e faunistica (zona SIC e sito Unesco n°1). Parlo dei versanti meridionali delle Rocchette di Prendera e parte della famosa Alpe di Mondeval. Riteniamo che questo progetto per ora solo in fase preliminare (ma i sostenitori spingono sull’acceleratore per vedere tutto già in funzione tra pochi anni) sia il più grande scempio in territorio dolomitico mai realizzato. Si parla di circa 25 Km…

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