26° Marcia per il Cansiglio

DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013 26° MARCIA DI ALPINISTI ED AMBIENTALISTI A CASERA E FORCELLA PALANTINA. Eccoci  ancora qui, è il 26° anno delle nostre marce in difesa dell’antica foresta del Cansiglio. Anche se durante l’anno abbiamo avuto buone notizie sulla non fattibilità del collegamento Pian Cavallo con  l’Alpago, pensiamo che sia comunque necessario tenere alta l’attenzione sul Cansiglio, perché in tutti questi anni abbiamo assistito a tanti colpi di coda e anche perché il  Cansiglio in questi mesi è balzato agli onori della cronaca per la sovrappopolazione dei cervi e per  un possibile impianto eolico sul monte Pizzoc. Di questi aspetti  ne hanno parlano  i giornali, i politici, i semplici cittadini. L’impianto eolico che il comune di Fregona vorrebbe installare sul monte Pizzoc è “energia giusta in un posto sbagliato” in quanto il monte  Pizzoc è, oltre ad un sito di estremo pregio paesaggistico e ambientale, un valico di massima importanza per…

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Risposta del Sindaco di Godega

risposta del sindaco di Godega alle mail di protesta  "no alla cementificazione dello storico vigneto di Baver" Gentile …… Grazie per la sua mail che mi consente di spiegarle tutta la vicenda relativa al vigneto che non è assolutamente mia intenzione cancellare, ma le cui sorti, purtroppo, non sta a me decidere. Questi i fatti: La Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici del Veneto Orientale, organo deputato alla tutela del paesaggio, ha esaminato il PAT del Comune di Godega di Sant’Urbano redatto ed adottato nel 2006, quando non ero ancora né sindaco, né amministratore del Comune di Godega di Sant’Urbano. Il PAT divide il territorio del Comune in macro aree: agricola, residenziale, produttiva e individua tutti i vincoli presenti nel territorio compresi quelli ambientali e paesaggistici. Dopo avere esaminato il PAT la Soprintendenza non ha posto vincoli di nessun genere sul vigneto e su tutta l’area in questione. A fine…

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Ccà nisciuno è fesso

      lettera aperta inviata al Sindaco di Godega Sant’Urbano per la salvaguardia dello storico vigneto di Baver                                                                              Al Signor Sindaco pro tempore                                                                              del Comune di Godega Sant’Urbano                                                                              dott. Alessandro Bonet Egregio Signor Sindaco siamo stati informati che lei, a fronte delle mail inviateLe da cittadini (anche nostri associati), per protestare contro la cementificazione del vigneto storico di Baver, risponde con un “ciclostile” elettronico.(vedi qui) Nel leggerlo rimaniamo stupiti e mortificati. Stupisce il fatto che Lei, con un tono “buonista”, si dichiari “innocente” cioè privo di ogni responsabilità rispetto alla possibile cementificazione dello storico vigneto di Baver. Le incongruenze contenute nel suo “ciclostile” dimostrano invece (cosa che Lei sa benissimo) che la responsabilità di quanto sta accadendo è solo sua e della sua amministrazione. Mortifica percepire che per Lei i cittadini che hanno manifestano la loro contrarietà ad una insensata operazione…

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Salviamo il Borgo Baver

Questa volta siamo nel comune  di Godega Sant’Urbano e il Sindaco (leghista) è Alessandro Bonet. Il quel di Baver, borgo situato nella frazione di Pianzano del suddetto Comune, il Sindaco ha infatti cambiato la destinazione d’uso da agricola a edificabile dei fondi Zercol, Talpon, Talponet in cui si trovano storiche viti, alcune delle quali di varietà antiche come verdiso, clinto e bianchetta. Il luogo, che ho visitato, due anni fa, è un luogo magico che ti riporta in un istante al passato, al vecchio modo “nostro “ di coltivare la vite “maritata” agli alberi. Ci si trova di fronte ad un vigneto centenario dove le viti sono sostenute non solo da classici Gelsi, ma cosa ormai introvabile in tutta la provincia di Treviso e non solo,  da Aceri Campestri e da Olmi. E così questi amministratori sempre pronti a piazzare qualche gru (non l’animale) dove meno te la spetti, vorrebbero…

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Non solo il Cansiglio è in vendita.

Riceviamo e volentieri ma preoccupati  pubblichiamo.   DI CHI E’ VALLE VECCHIA?  di Michele Zanetti Associazione Naturalistica Sandonatese   Di chi è Valle Vecchia? L’interrogativo è legittimo e per nulla paradossale e la risposta non sembra più così scontata. Fino a ieri l’altro, fino ad una settimana fa, molti erano convinti che l’Isola bonificata e affacciata al mare fosse di tutti noi: dei cittadini del Veneto, di qualsiasi età, credo politico o confessione religiosa. Poi, d’improvviso, ci siamo accorti che non era vero. Perché Valle Vecchia era invece della Regione Veneto; anzi, più precisamente della giunta Zaia, ovvero di coloro che pro-tempore, ne reggono le sorti politico-amministrative. C’è allora una distinzione tra la Regione e cittadini del Veneto? Si chiederà qualcuno. Certamente si; nel senso che la Regione non rappresenta i cittadini, ma semplicemente i suoi interessi di ente politico-burocratico-istituzionale cui …. non tornano i conti. E’ comunque tutto vero…

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Tutti in Cansiglio

Il periodo è estremamente critico, come non lo era da molti anni. Siamo tornati al punto di partenza di quando abbiamo iniziato le nostre azioni a metà anni 80,  poi sfociate nella prima  manifestazione del 1987 e poi quella del 1988 con oltre 2000 partecipanti.  Nella fase attuale, da una parte la Regione Veneto  sta  decidendo quali sue proprietà mettere in vendita per “fare cassa” al fine di sopperire alla mancanza di risorse e, guarda caso, il Cansiglio ( una parte della piana centrale) è una delle prime a comparire nell’elenco ( vedere sotto su Informazioni l’appello da inviare in regione)   Dall’altra parte è più forte che mai il pericolo che venga  approvato il collegamento con impianti di risalita tra il Pian Cavallo e l’Alpago attraverso Forcella Palantina, progetto che ha ripreso fiato e vigore dopo la promessa della Regione Friuli Venezia Giulia di finanziare con ben 8 milioni di Euroi il collegamento! Il resto…

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Lavori in corso

Il progetto Aralt ha preso il via e con esso il recupero naturalistico del “Bus dele Besteme” Dopo aver avuto in comodato d’uso l’area lungo l’Aralt a Francenigo (area di fronte al distributore), abbiamo estirpato i rovi e mantenuto quest’area libera dalle infestanti, grazie al lavoro periodico dei volontari. Ad agosto di quest’anno sono iniziati i lavori che si concluderanno a Gennaio 2012, dopo la messa a dimore delle  piante. Domenica 2 Ottobre, con l’intervento di alcuni soci e simpatizzanti, abbiamo provveduto ad eseguire  la pulizia dell’alveo del fiume (Le foto le potete vedere qui a fianco), provvedendo al recupero di rifiuti di tutti i tipi che sono stati differenziati ed avviati allo smaltimento o recupero. Abbiamo eseguito anche un sopraluogo fino alla confluenza dell’Aralt con la Livenza, rendendoci conto che c’erano degli ostacoli al normale deflusso dell’acqua, in particolare un grosso tronco, inclinatosi dalla riva, si era appoggiato sul…

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