Nucleare
Per chi non ha visto la trasmissine "Presa direttap {youtube}nZHPdieg_pM{/youtube}
Per chi non ha visto la trasmissine "Presa direttap {youtube}nZHPdieg_pM{/youtube}
Vi propongo un’interessantissima intervista con Murgia che è il Presidente dell’AIEA VBA (Associazione Italiana Esposti Amianto sez. Val Basento). Le parole di Murgia, ci conducono all’interno della lugubre storia dell’amianto: dalla nascita di questa fibra alla sua messa al bando, dalle scoperte delle patologie che procurava, conosciute in America fin dal 1930, ai colpevoli ritardi con cui l’Europa e soprattutto l’Italia, hanno preso atto della sua pericolosità. 19 minuti sconvolgenti ma da ascoltare. Parafrasando Michele Placido viene da chiedersi: ha fatto più vittime il bandito Vallanzasca o i nostri governanti? Per ascoltare clicca sul bottone verde {play}images/stories/Mp3/MP558763.mp3{/play} fonte Radio Radicale ( http://www.radioradicale.it/scheda/310480?format=32) contenuto rilasciato con licenza Creative Commons attribuzione 2.5.
Riceviamo dalla Lac (Lega Abolizione Caccia) di Treviso e pubblichiamo Nell’anno dedicato alla biodiversità non poteva esserci miglior notizia di quella dell’affossamento del progetto di legge che avrebbe consentito ai cacciatori veneti di sparare ad uccelli protetti utili all’agricoltura quali Fringuello, Peppola, Pispola, Prispolone, Storno e Frosone. Ieri sera il Consiglio Regionale del Veneto ha chiuso con un nulla di fatto la quarta giornata dedicata al progetto di legge sul caccia in deroga, fortemente voluto dal Governatore Zaia e dai gruppi di Lega, Pdl ed Udc e altrettanto fortemente osteggiata da Italia dei Valori, Federazione della Sinistra e PD che avevano presentato rispettivamente 1500, 1000 e 5 emendamenti. La legge pertanto è stata affossata perché a settembre, alla ripresa dei lavori del Consiglio, non ci saranno più i tempi tecnici per approvarla in tempo utile per l’inizio della stagione di caccia. Lo scorso 20 luglio LAC, LAV, ENPA, Legambiente,…
DAL FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA L’ONU DICHIARA L’ACQUA DIRITTO UMANO: IL GOVERNO ITALIANO VOTA A FAVORE A NEW YORK E PRIVATIZZA IN ITALIA! Lo straordinario successo della raccolta firme per i tre referendum per l’acqua può da oggi contare su una nuova autorevolissima presa di posizione: dopo 15 anni di discussioni, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato, con 122 voti a favore e 41 astensioni, un documento proposto dal Governo Boliviano che dichiara "L’accesso all’acqua come diritto umano". La dichiarazione, pur non vincolante dal punto di vista normativo, sostiene e rafforza le mobilitazioni sociali che in ogni angolo del pianeta contrastano la privatizzazione dell’acqua e la sua consegna nelle mani delle multinazionali. Nell’apprendere del voto favorevole espresso dal Governo Italiano, ci domandiamo come questo possa conciliarsi con le normative concretamente adottate dallo stesso nel nostro Paese, dove, proprio in opposizione a queste…
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{youtube}fGYigPYK7mI{/youtube} La nostra Associazione aderisce alla Campagna Referendaria L’ACQUA NON SI VENDE vai a
L’acqua oltre ad essere un bene di primaria necessità ha anche una valenza profondamente sociale, privatizzarla significa dare in mano a pochi un "bene comune" che è elemento stesso della vita. Questo ”Bene Comune” è proprietà di tutti, uomo o donna che sia, appartenente a qualsiasi ceto sociale, a qualsiasi razza e religione, a qualsiasi fede politica. Perciò “L’acqua non si vende", deve essere pubblica perché solo l’intera comunità e non quattro privati, o qualche multinazionale, può garantire che essa possa essere disponibile per tutti. {youtube}5agO6fdYQXE{/youtube} La nostra Associazione aderisce alla Campagna Referendaria "l’Acqua non si vende" che si batte perchè l’acqua ritorni pubblica, non sia più una merce con la quale fare profitti. Di seguito i quesiti referendari: PRIMO QUESITO: fermare la privatizzazione dell’acqua. Si chiede di abrogare l’art. 23 bis della legge 133/2008. L’ultima normativa in materia approvata dal Governo Berlusconi, che ha segnato un’accelerazione del…
Relazione del coordinatore 22 Aprile 2010 Un altro anno è trascorso; siamo alla quindicesima assemblea della nostra Associazione Amica terra Onlus; una Associazione che tra attività concrete e battaglie ideali per la difesa del territorio, continua ad essere presente nei comuni di quest’angolo di nord/est. Ancora presente e, vorrei che dire, sempre più necessaria. E’ vero che negli ultimi anni la sensibilità verso l’ambiente è aumentata in modo costante in tutti i ceti sociali, ma a questa aumentata sensibilità non corrispondono ancora atteggiamenti adeguati. Gli enti locali, regione province, comuni del nostro territorio si riempiono costantemente la bocca di termini e propositi ambientalisti, emanano perfino leggi e fanno piani territoriali ed urbanistici che, sulla carta, sembrano ispirati da autentica volontà di conservazione dell’ambiente in tutte le sue forme e sfaccettature, ma alla prova dei fatti vengono contraddetti in modo evidente e le devastazioni provocate da questo falso modo di procedere …
Se voglio solo darvi una mano? Sei il benvenuto. Le attività di Amica Terra non riguardano solo aspetti culturali atti a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate all’ambiente, ma attraverso il lavoro anche manuale degli associati e simpatizzanti, viene eseguita la manutenzione ai boschi Crasere e Utia e dell’area Aralt. Quando vuoi puoi darci una mano. Scrivi un’Email a info@amicaterra.org indicando la tua disponibilità. Sarai contattato.
“L’elettrodotto Sesto al reghena- Cordignano fa parte di un progetto più esteso (che si sviluppa per lo più nella Regione Friuli Venezia Giulia) che si concretizza nella realizzazione di una linea elettrica a 132 kV che collegherà la Stazione di Cordignano alle Cabine Primarie (C.P.) di Prata (esistente), Pasiano (in progetto) ed alla derivazione per la C.P. di Sesto al Reghena (esistente). Lo sviluppo totale del progetto sarà costituito da circa 10,18 km di linea elettrica in doppia terna e 18,51 km in semplice terna. La realizzazione darà origine, nel territorio della regione Veneto, ad una linea elettrica a doppia terna (sei conduttori di energia ed una fune di guardia) che si svilupperà per circa 5,425 km (ovvero 5,539 km a seconda della variante adottata) nei comuni di Cordignano e Gaiarine, in provincia di Treviso.” Questo progetto nato nel 2000/2001 aveva subito vari stop per merito di alcuni…