Quella che un tempo era definita una tra le più belle stradine campestri della provincia di Treviso, sia da un punto di vista storico che paesaggistico, Strada Ravanei, attraversante la campagna Gaiarinese dal capoluogo ad Albina, lungo filari di siepi secolari e per un tratto con un bel fosso costeggiante, è ora irriconoscibile.
Dopo l’infelice interruzione della stradina, dovuta alla circonvallazione di Gaiarine, la distruzione di qualche centinaio di metri della siepe sul lato destro procedendo verso Albina, fatta alcuni anni fa, siamo ora in presenza dell’ennesima schifezza perpetrata ai danni dell’ambiente e quindi a noi tutti.
Questa volta il tratto dell’orrore come si può vedere dalle foto, e ben più lungo, circa 700 ml, sul lato sinistro della stradina, dalla circonvallazione verso Albina e contempla anche la distruzione, oltre che della siepe secolare, di un bel boschetto di querce di qualche migliaio di mq.
Il “lavoro”, se così si può chiamare, da quello che si è visto, è tutt’ora in corso, e la volontà è quella di distruggere tutto al più presto, probabilmente per far posto all’ennesimo vigneto.
Ne abbiamo le tasche piene.
L’associazione Amica Terra farà l’ennesima denuncia per danno ambientale, in questo caso con parte attiva nel procedimento di condanna per quanto fatto e ordinato dal proprietario dei terreni interessati, il quale dimostra grave mancanza di cultura ambientale e storica, e poco senso civico, insieme a chi sta eseguendo materialmente il “lavoro” , una cosa della quale vergognarsene.
Con la quarta Variante al Piano degli Interventi approvata in data 11 Marzo 2023 dal Comune di Gaiarine, l’area tutta è sottoposta a tutela come area di completamento ambientale dove “qualsiasi intervento legato ad un miglioramento fondiario deve essere attuato assicurando il mantenimento delle siepi, macchie boscate o filari alberati”.
Si chiede all’autorità pubblica rappresentata dal Sindaco e Assessore all’ambiente di produrre il massimo sforzo per vigilare e perseguire chi del buon senso e delle Leggi non sa che farsene, obbligandoli al ripristino.
La distruzione degli Habitat passa su concetti astrusi di miglioramenti fondiari, fatti solo per guadagnare pochi euro in più.
Quello che si vede è una immagine di devastazione che produrrà danni nelle menti più sensibili dei nostri giovani, un esempio di assoluta negatività che va contrastato con fermezza.
Solo per forti di Cuore…..
