Relazione del coordinatore
22 Aprile 2010
Un altro anno è trascorso; siamo alla quindicesima assemblea della nostra Associazione Amica terra Onlus; una Associazione che tra attività concrete e battaglie ideali per la difesa del territorio, continua ad essere presente nei comuni di quest’angolo di nord/est.
Ancora presente e, vorrei che dire, sempre più necessaria.
E’ vero che negli ultimi anni la sensibilità verso l’ambiente è aumentata in modo costante in tutti i ceti sociali, ma a questa aumentata sensibilità non corrispondono ancora atteggiamenti adeguati.
Gli enti locali, regione province, comuni del nostro territorio si riempiono costantemente la bocca di termini e propositi ambientalisti, emanano perfino leggi e fanno piani territoriali ed urbanistici che, sulla carta, sembrano ispirati da autentica volontà di conservazione dell’ambiente in tutte le sue forme e sfaccettature, ma alla prova dei fatti vengono contraddetti in modo evidente e le devastazioni provocate da questo falso modo di procedere sono sotto gli occhi di tutti.
Nei fatti, e non nelle parole o leggi, i nostri amministratori locali ragionano ancora come se le risorse del nostro territorio fossero infinite e così danno continuamente il via a nuove e devastanti occupazioni di terreni agricoli
per far posto a nuove zone industriali (leggi Pianca, a Codognè), anche se se si è sbandierato per anni “il blocco dei capannoni” e se la crisi economica attuale e le previsioni future le sconsigliano;
per fa posto a nuove lottizzazioni residenziali dimenticando e non incentivando la sistemazione dei centri storici e del patrimonio edilizio esistente;
per far posto a parchi fotovoltaici, con la scusa di produrre energia pulita, ma come può essere pulita l’energia prodotta distruggendo suoli fertili?
per fa posto a questa nuova tendenza di alcuni produttori locali di alimenti o bevande (leggi Bottega, Maschio e sembra Da Re Bibanesi) che vogliono avere la sede prestigiosa in aperta campagna lontano da tutti per aumentare la loro visibilità, ma che in questi luoghi alla fine porteranno anche le loro produzioni che sono di tipo agroindustriale e che, quindi, per le leggi attuali andrebbero poste nelle zone industriali; va ricordato tra l’altro che si tratta quasi sempre produzioni insalubri. (sembra ci siano già state segnalazioni e l’intervento della forestale per sversamenti nei fossi nei pressi della distilleria Bottega).
Di fronte a questa situazione, sono convinto che sia una fortuna riscontrare ancora l’esistenza di Associazioni Ambientaliste come la nostra che cercano di contrastare questo modus operandi.
E’ evidente però che l’impegno che dobbiamo e dovremmo profondere sarà sempre maggiore e con difficoltà sempre crescenti, dato che molti sono gli stratagemmi che i nostri amministratori a tutti i livelli mettono in atto per soddisfare questa o quella richiesta a discapito della salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini.
L’anno 2009 ha visto, ad ottobre, la mia l’elezione al ruolo di coordinatore, dopo le elezioni e le successive dimissioni, per sopraggiunti gravosi impegni personali di Gilberto, al quale va il mio affettuoso ringraziamento e quello di tutti i soci per aver condotto l’associazione in questi ultimi anni.
Un ringraziamento ulteriore glielo devo per il contributo che mi ha fornito nel stendere questa relazione.
Veniamo al riepilogo delle attivita dell’anno 2009:
Bosco Crasere
E’ continuata l’attività di sensibilizzazione e di formazione con le scuole elementari e medie ed ultimamente con la scuola per l’infanzia di Gaiarine soprattutto grazie alla sensibilità di alcuni insegnanti.
L’anno scorso avevamo indicato, tra le cose da fare, la posa in opera delle nuova cartellinatura delle piante lungo i percorsi del Bosco. Purtroppo non è stata attuata.
Questa nuova cartellinatura resta una assoluta priorità per il 2010 e quindi, nell’arco di quest’anno sociale, andrà assolutamente realizzata
Ho preso contatto già a settembre con il gestore dell’orto botanico del Cansiglio per avere informazioni circa il tipo, le ditte, il prezzo, ecc.. dei porta cartellini, però allo stato attuale non ho ancora notizie precise e definitive in merito.
Il problema dell’afflusso dell’acqua al laghetto situato all’interno del Bosco è stato risolto con la messa in opera da parte del Comune di una briglia mobile in Via Mazzul, tra l’altro realizzata senza i dovuti pareri del Consorzio di Bonifica.
Resta il problema dello sbarramento a valle del laghetto per alzarne il livello dell’acqua che si risolverà con l’installazione di una tavola nel fossato di uscita.
Corridoio ecologico e fotovoltaico
L’anno scorso, come fa Report (la famosa trasmissione domenicale su Rai Tre), vi avevamo dato una buona notizia e cioè che la Provincia di Treviso aveva accolto la nostra richiesta per un corridoio ecologico tra l’area Sic e Zps dell’ambito fluviale della Livenza con le risorgive di Orsago e la fascia pedemontana di Cordignano.
Quest’anno siamo costretti, sempre sul medesimo argomento, a darvi invece una brutta notizia e cioè che il comune di Gaiarine ha l’intenzione di procedere alla realizzazione di due impianti Fotovoltaici da 1 MW ciascuno su una superficie complessiva di circa 50.000 mq. e che uno di questi, quello situato in via Mazul, verrebbe a collocarsi proprio sul corridoio ecologico istituito dalla Provincia di Treviso e individuato anche nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
Va ricordato che un impianto fotovoltaico di queste dimensioni collocato sul suolo agricolo, assomiglia di fatto ad una zona industriale, anche se produce energia elettrica “pulita”, con posizionamento di plinti in cemento armato, intelaiature in ferro di supporto, posizionamento dei pannelli inclinati in filari e a una non indifferente altezza dal suolo, recinzioni anti intrusione con impianto d’allarme per impedire il furto dei pannelli, probabile diserbo per eliminazione dell’erba e inghiaiatura di alcuni percorsi.
Come Associazione vogliamo opporci con tutte le nostre forze a questo ulteriore scempio del territorio. Gli Impianti fotovoltaici vanno installati, ma sui tetti delle strutture pubbliche, delle case e dei capannoni.
Progetto Aralt
Ci è stato approvato dalla Provincia di Treviso il progetto per l’approdo per canoe sul rio Aralt con un finanziamento di 15.000,00 Euro.
Tra tutte le Associazioni che hanno presentato alla Provincia progetti di riqualificazione ambientale, Amica Terra è la seconda sulle le tre ammesse ai finanziamenti.
Il progetto è stato presentato agli enti competenti e ha ottenuto i pareri favorevoli del Consorzio di Bonifica e del Comune di Gaiarine.
Attualmente è in attesa dell’approvazione dei Beni Ambientali di Venezia.
Va comunque richiesta una proroga alla Provincia entro Giugno 2010 per non perdere il finanziamento in essere.
Abbiamo ottenuto un altro finanziamento di 600,00 da parte della Banca della Marca (inizio 2010)
Bisogna, nel corso dei prossimi mesi, studiare iniziative in grado di raccogliere ulteriori fondi, dato che la stima economica dell’opera ammonta a 43.000,00 Euro.
Contatti con altre Associazioni
Proprio grazie al progetto sul Rio Aralt abbiamo preso contatto con alcune Associazioni di Sacile (WWF, Gruppi Naturalisti) e con l’assessore all’Ambiente sempre di Sacile, per far si che che venga data una spinta significativa per completare il progetto ambientale riguardante la Smorta di San Giovanni, che è situata al lato opposto della confluenza del Rio Aralt con la Livenza , 200 metri circa dall’approdo previsto dal nostro progetto.
Il completamento dei due progetti creerebbe una sinergia ambientale tra le due Regioni, (Friuli e Veneto): da una parte la Smorta, area di grande interesse naturalistico e dall’altra la possibilità di approdo di canoe, rendendo accessibile la Smorta anche tramite la via d’acqua Aralt/Livenza.
Ex Polveriera.
E’ continuata la nostra fiera opposizione alla distilleria che si vuole collocare nell’area dell’ex Polveriera.
Il 16 Aprile del 2009 abbiamo presentato le osservazioni al Piano di Recupero presentato dalla Ditta Bonaventura Maschio e adottato dal Comune.
Osservazioni tutte respinte dal Comune tranne una. Il piano è stato approvato e divenuto eseguito in data 9 giugno 2009.
E’ continuata anche la battaglia legale ed infatti il 16 settembre 2009 sono stati notificati dai avvocati i “motivi aggiunti” al ricorso al TAR già in essere e presentata la richiesta, al presidente del Tribunale Amministrativo, per andare sollecitamente alla sentenza.
Nell’udienza del 10 Febbraio 2010 i nostri avvocati hanno rinunciato alla richiesta di sospensiva alla luce della disponibilità del Presidente di fissare a breve l’udienza di discussione nel merito.
Tale udienza si dovrebbe tenere entro il mese di Giugno 2010.
Abbiamo profuso nell’arco del 2009 molte energie per analizzare gli atti, scrivere le osservazioni, stendere le relazioni per gli Avvocati, tenere con loro i contatti ed incontrali per trasferire anche a voce notizie utili al fine di rendere più corposo il ricorso.
Iniziative inerenti l’anno internazionale per la Biodiversità.
A settembre 2009 è stato avviata un’iniziativa rivolta ai ragazzi delle scuole elementari e medie del Comune di Gaiarine per un programma di conservazione della natura e la tutela della biodiversità in preparazione dell’anno 2010 affinché possano acquisire conoscenza e consapevolezza dell’ambiente in cui vivono e dei suoi problemi.
Il lavoro svolto dai i ragazzi si articola attraverso ricerche sull’ambiente e anche prove pratiche, guidate da un opuscolo predisposto alcuni anni fa dal WWF e che è stato consegnato e spiegato agli insegnanti da Gilberto.
Pati.
Il PATI (piano di assetto del territorio intercomunale) dei Comuni di Codogne’, Cordignano, Gaiarine, Orsago e San Fior è diventato esecutivo nel 2009.
L’ articolata osservazione presentata nel 2008 da Amica Terra (composta da ben 23 punti) è stata accolta parzialmente dalla Regione; in altri termini sono stati accolti 2 punti sui 23 presentati.
I punti respinti portano quasi sempre delle motivazioni risibili e che mettono ben in luce quanto detto all’inizio di questa relazione: “la salvaguardia dell’ambiente anche da parte della Regione Veneto sono solo parole”.
Quasi tutti i punti sono stati respinti, non perché non fossero pertinenti ma con la motivazione che i Comuni avranno la possibilità nei singoli PAT (Piano di Assetto del territorio comunale, il vecchio PRG per intenderci) che andranno a stendere di tener conto delle osservazioni e di inserire alcune delle precise richieste da noi formulate.
Una classica posizione da Ponzio Pilato.
Ho la granitica certezza che demandare decisioni così importanti ai singoli Comuni significa permettere a quest’ultimi di perseguire solo gli interessi di pochi e non quelli della comunità..
Resta la soddisfazione di aver fatto lavorare un bel po’ la Commissione VAS (Valutazione Ambientale Strategica) regionale, commissione istituita su preciso obbligo della Direttiva Europea sulla VAS (2001/42/EC) che di fatto imponeva a tutti gli stati membri dell’Unione Europea la ratifica della direttiva nelle normative nazionali entro il 21 luglio 2004 e che ha, pensate un po’, sotto un profilo giuridico come principio guida quello di precauzione, che consiste nell’integrazione dell’interesse ambientale rispetto agli altri interessi (tipicamente socio-economici) che determinano piani e politiche.
Ma, come sappiamo, siamo in Italia.
Sito
Un grande sforzo è stato fatto anche se non è ancora completato del tutto nel realizzare il sito della nostra Associazione www.Amicaterra.org.
Un sito che come potrete vedere, ha in se delle grandi potenzialità.
Per sommi capi la struttura è la seguente:
Sezione istituzionale (chi siamo, organi statutari, statuto, iscrizione, ecc.)
Sezione blog dove è possibile scrivere dei post e dei commenti
Sezione contatti dove è possibile inviare email ai responsabili dell’Associazione
Sezione login dove è possibile iscriversi e se autorizzati perfino pubblicare degli articoli
Sezione notizie brevi
Sezione notizie dall’ambiente un motore di estrapolazione da altri siti di notizie ambientali suddivise per categorie (p.e. notizie sugli animali, sulla bioedilizia, ecc)
Sezione attività dell’associazione come il progetto Aralt, Bosco Crasere
Sezione ricerca dove è possibile ricercare all’interno del sito qualunque cosa
Sezione sondaggi
Il sito sarà in linea da Lunedì prossimo.
Utilizzatalelo e comunicate tutti gli eventuali errori che troverete.
Cansiglio
Anche quest’anno abbiamo partecipato, il 15 Novembre, alla manifestazione in Cansiglio contro le piste da sci che si vorrebbero per collegare il Pian Cavallo con l’Alpago.
Avevamo come abbiamo fatto negli ultimi anni prenotato un pulman, ma le defezioni avvenute all’ultimo momento a causa della ben nota forma influenzale che ha colpito parecchie persone, abbiamo dovuto disdirlo e andare in macchina, eravamo in dodici.
Il Cansiglio e la sua foresta è ancora in grave pericolo.
Dopo i disastri già fatti dalla regione Friuli, anche il Veneto vorrebbe fare la sua parte e ha deciso, così aveva promesso più di un assessore veneto, che si farà il collegamento tra Pian Cavallo e il Cansiglio- Alpago, attraverso Forcella Palantina, con un grande impianto che potrebbe costare dai 25 ai 30 milioni di euro.
Questa follia va fermata e va fermato questo immane spreco di decine di milioni di euro, tutti o in buona parte soldi pubblici!
Nessuno di noi ambientalisti si opporrà agli investimenti fatti in Montagna, se distribuiti equamente e servissero per dare l’avvio ad una politica di conservazione e sviluppo sostenibile, non è accettabile invece spendere ancora tante risorse pubbliche solo per lo sci da discesa. E in ogni caso, non è un problema solo di costi e anche se si trovassero sponsor privati, il discorso non cambierebbe: quell’impianto è comunque inaccettabile poichè cambierebbe per sempre l’assetto naturalistico e paesaggistico del versante veneto del Monte Cavallo.
Ansa Restera Zandegiacomi.
Vi avevamo già informato del fatto che la gestione di questa oasi naturalistica era passata per volere o per meglio dire per ripicca del Comune di Gaiarine nei confronti di Amica Terra, da noi agli Alpini.
Possiamo dire con sicurezza che l’area non è stata gestita nel 2009 in modo soddisfacente.
Come già sapete gli Alpini hanno eseguito sulle piante delle manutenzioni che assolutamente non dovevano essere fatte, e per di più, anche se ci manca la sicurezza assoluta, riteniamo che abbiamo fatto un solo sfalcio dei prati al massimo due (la convenzione ne prevede quattro).
Da un sopraluogo eseguito ieri ho potuto notare come il prato più piccolo, la cosiddetta “goccia”, abbia ormai perso quasi totalmente la prerogativa di prato stabile e questo a causa dei mancati sfalci.
Una parte dei sentieri è pressoché scomparsa, presso un osservatorio la segnaletica è appoggiata su di una panchina.
In quest’anno 2010 nessun sfalcio è stato sinora eseguito.
La gita
Quest’anno la solita gita annuale è stata programmata per Domenica 30 Maggio in località Chiusa (BZ), prevedendo una facile passeggiata facoltativa nel tratto più bello e panoramico del sentiero compreso tra un l’antico maso e le cittadina medievale di Chiusa, sulla quale si erge il “Sacro Monte del Tirolo” con l’impressionante rupe di Sabiona.
Saremo ospitati a pranzo nel vecchio maso Maso Huberhof.
Partecipate numerosi.
Buon lavoro a tutti
Il Coordinatore
Renzo Rizzon