Parafrasando il famoso quadro del Lorenzetti, “Gli effetti del buon governo nella città e nella campagna”, rappresentazione allegorica del lavoro produttivo, possiamo anche noi nel nostro piccolo, nella campagna di S.Giovanni di Livenza in Comune di Sacile, godere, si fa per dire, di simile spettacolo.
Si stanno infatti ultimando nel territorio alcune opere, a dir poco obbrobriose, una a poche decine di metri lungo la Livenza, l’altra più all’interno, in zona agricola paesaggistica secondo l’attuale Piano Regolatore Generale Comunale, posizionata lungo la via strada Geromina in direzione di Brugnera.
La prima, in prossimità del ponte da e per Francenigo, è un ampliamento di un capannone esistente che la ditta proprietaria, dopo qualche decennio di tentativi di edificazione mai riusciti, guarda caso, solo ora riesce ad edificare.
La veduta che si ha da chi proviene da Francenigo ha come effetto quello di un pugno nello stomaco, una visione apocalittica, un ulteriore capannone “dentro la Livenza”, assurdo!!!!
L’altra porcata (quale delle due sia più oltraggiosa dell’ambiente è difficile da stabilire) è la costruzione di un orrido prefabbricato in cemento armato di tipo industriale alto e squadrato.
Tale costruzione fa “bella” mostruosa figura in un contesto agricolo di pregio.
L’Amministrazione comunale di Sacile ha permesso ad un proprietario di un oltre un ettaro di terreno agricolo in zona agricola paesaggistica, di erigere questa schifezza (è solo un eufemismo).
I più sfortunati abitanti, che si trovano a poche decine di metri dal mostro, e che chiederanno agli uffici del Comune un misero ampliamento della propria abitazione, dovranno farlo, se concesso, nel rispetto dell’area agricola e del paesaggio e attenendosi, nel costruire, a quella ruralità tipica delle vecchie costruzioni della nostra campagna.
Ci si chiede come mai nel 2011 ciò sia potuto accadere dopo una ricca profusione di parole, scritti, piani ecc. fatta in questi anni allo scopo di salvaguardare quel poco che rimane di campagna e, per non parlare dello stop alla cementificazione in territorio libero che, in tutta la pianura, già adesso echeggia in vista, degli effetti che i cambiamenti climatici in atto avranno sul territorio.
Ci si chiede, ancora: quale pianificazione urbanistica, sta nella testa di questi amministratori pubblici? .. o chi è il ”suggeritore” di una pianificazione urbanistica fatta, ancora oggi, di interventi sul territorio “a macchia di leopardo”? .. quale tutela paesaggistica, prevista nel Piano Regolatore Generale, gli ha guidati per permettere questi scempi?
Quasi sicuramente le risposte non arriveranno perché questi amministratori, non pianificano, non tutelano il territorio, … perché forse sono in balia di altro….
Ritornando agli effetti del buon governo, ma di questa amministrazione, se i lavori della città assomiglieranno a quelli della campagna, c’è seriamente di che preoccuparsi.