Comunicato stampa del 19 febbraio 2018
Ennesima batosta per i Palù
di Orsago e Cordignano
E’ ora di dire basta!!!!!!!!!!!!!!!
Come se non bastasse la sottostazione Enel, l’autostrada con relativo casello,
il vecchio riordino fondiario con la canalizzazione dei corsi d’acqua, ancora altre
deturpazioni e distruzioni, non c’è proprio pace per i martoriati Palù.
Come si può vedere dalle foto allegate, le ultime siepi secolari riparie vengono
estirpate alla radice, molto probabilmente per far posto all’ennesimo vigneto.
Quel poco di bio-diversità ancora esistente viene cancellata, annullata,dando
luogo alla banalità di un paesaggio piatto, fatto di monoculture, intercalate da
scoline per il deflusso dell’acqua.
Questo paesaggio deprime, rattrista.
Non si può comprendere come sia possibile che la struttura dei campi chiusi,
bellezza delle nostre campagne, possa essere cancellata anche dove vi sono
vincoli messi dai piani urbanistici.
QUESTA E’ AGRICOLTURA?
Ci si chiede a cosa servono quei costosi piani urbanistici fatti per la salvaguardia
del territorio se essi non diventano patrimonio della comunità, se non si coinvolgono
e si sensibilizzano le associazioni di categoria, i privati detentori di questi valori,
i giovani, la popolazione tutta?
Ci si chiede a cosa servono se poi calati d’alto non vengono neppure fatti rispettare?
A COSA SERVONO?
E’ ORA DI DIRE BASTA A QUESTA INDUSTRIALIZZAZIONE
DELLE NOSTRE CAMPAGNE.
Il Comune di Cordignano, dopo la segnalazione e la presa visione da parte della
propria Polizia Municipale, faccia rispettare quanto previsto dal proprio P.A.T.I.
L’area in questione trova collocazione nella tav. 2 titolo IV – Le Invarianti.
Precisamente all’art. 37 – Invarianti di natura idrogeologica, ambiti “da sottoporre
a particolare tutela in quanto elementi idrografici e idrogeologici che caratterizzano
il territorio intercomunale”, e come A.T.O. (ambito territoriale omogeneo) n°3, Aree
di integrità fondiaria, nelle prescrizioni si parla di riqualificazione paesaggistica e
ambientale.
Faccia, quindi, rispettare le regole che esso stesso si è dato.
Prenda i provvedimenti del caso.
Sanzioni pesantemente chi ha fatto questo sfregio alla natura e alla comunità.
Obblighi al ripristino della siepe riparia non con esemplari di pochi cm. di
altezza ma con essenze in vaso di almeno un paio di metri, e faccia controllare
periodicamente che la siepe cresca rigogliosa.
E’ ORA DI DARE SEGNALI FORTI ED ECLATANTI PER
EDUCARE QUESTI PSEUDI AGRICOLTORI AL RISPETTO
DELLA TERRA E DI QUEL PO’ DI PAESAGGIO CHE
ANCORA CI RIMANE.